|
|
|
|
|
![Critica e rassegna stampa](images/tit_critica.gif) |
|
|
|
Elda Fezzi
Partendo dalla “rielaborazione dei valori coloristici...del primo Vlaminck e di Derain” la sua pittura si è lentamente “disfatta di orditi topografici e di intrecci architettonici” giungendo “a ripulire la superficie ed il campo dalla visione del superfluo: ha ottenuto così una limpidezza, una trasparenza insolita della figura pittorica.” |
|
|
|
|
|