Riccardo pezzoli - torna all'home page
   
 

Biografia

 

La storia di un'artista

   
 

Riccardo Pezzoli nasce a Leno in provincia di Brescia il 17.05.1940;
vive a Brescia in via degli Stampatori, 9 dove conduce lo studio.
Nel 1962 si diploma al liceo artistico di Venezia e, nel 1968, completa gli studi presso l’accademia di  BB. AA. di Brera nella sezione di pittura, coi professori Domenico Cantatore (pittura) e Guido Ballo (storia dell’arte).
Insegna Discipline Artistiche presso scuole medie, istituto professionale e liceo artistico.
Dopo aver frequentato i Corsi Internazionali di Calcografia e Litografia di Urbino, dal 1983 si dedica alla sperimentazione della litografia originale su pietra realizzando le edizioni litografiche “L’Obelisco Egiziano di Urbino” e “Pietra su Pietra.”
Nel 1986 aderisce al gruppo artistico “Esprit de Finesse”sorto lo stesso anno a Brescia.

La prima mostra personale  è del 1968 presso la galleria “Il Poliedro” di Cremona. Ritorna presso la stessa galleria dieci anni dopo, nel 1978, con una serie di acquarelli di formato medio-grande (cm. 50x70).

Così scrive per l’occasione Elda Fezzi: partendo dalla “rielaborazione dei valori coloristici...del primo Vlaminck e di Derain”  la sua pittura si è lentamente “disfatta di orditi topografici e di intrecci architettonici” giungendo “a ripulire la superficie ed il campo dalla visione del superfluo: ha ottenuto così una limpidezza, una trasparenza insolita della figura pittorica.

Da questa mostra topografie del paesaggio-territorio assumono forme trapezoidali desunte dalla superficie di un campo incolto. In fasi successive rielabora più volte questo “vuoto” coi titoli: “Struttura di Paesaggio”,  “Immagine Mentale”, “Immagine Eidetica”.

Nel 1982 espone presso lo studio Toni De Rossi di Verona acrilici su carta martellata coi titoli “Immagine del Trapezio;  Prospettiva del Trapezio;…” dove, secondo suggestioni derivate da Domenico Gnoli, la figura trapezoidale si fa più grande ed esplicita.

 Quel trapezio così assoluto rievocava nell’artista pure certo minimalismo italiano, per esempio di Rodolfo Aricò o di Francesco Lo Savio, e da Gnoli a  Lo Savio andava individuando tutta la tradizione che si richiama a quell’idealismo impassibile del Rinascimento Italiano che discende da Piero Della Francesca.

Dedica gli anni successivi alla produzione di opere di varie misure realizzate con tecniche miste con prevalenza di collages e alla stampa di litografie su pietra presso la Stamperia Posterula di Urbino: in questi cicli operativi è sempre preminente la commisurazione spaziale.

Nel 1996 (pastelli su cartoncino: cm. 100x70 e cm. 75x55) la superficie vuota (tuttavia “campo attivo,” quanto meno nelle sue intenzioni) trovava espressione in due modi: dapprima spazi quadrangolari tendenzialmente liberi, ma segnati sui margini col matitone quasi a ridelimitare lo spazio libero; successivamente, quadrati ben definiti, neri, dove mirava all’esattezza spaziale, quella di “Punto, Linea, Superficie” di Kandinsky  il cui capitolo sul quadrato da Kandinsky stesso definito S.F. (superficie di fondo), aveva catturato la sua attenzione per la lucidità, tuttora attuale, con cui analizzava la superficie del foglio, come “immagine autonoma”, prima che fosse invasa dalle immagini.Tutti questi pastelli avevano riferimento alla settima biennale di arte sacra (S. Gabriele – Teramo) dal titolo “Stauròs” alla quale è stato invitato.                                 

Attualmente Riccardo Pezzoli sta sperimentando diversi tipi di collages piccoli e grandi con l’implicita      intenzione di riprendere la pittura di  “spazi attivi.” Partecipa inoltre a varie rassegne di Mail Art che gratificano in lui l’aspetto estemporaneo e realizzativo nonché il valore democratico del vivere estetico.

Pur non aderendo a programmi o processualità costruttiviste, dal 1990  viene invitato a quasi tutte le mostre collettive o di gruppo del centro culturale di arte contemporanea “Sincron” di Brescia, la galleria di Armando Nizzi, che nel 2001 programma la sua prima mostra antologica.

   
 
       
  Le mostre di Riccardo Pezzoli
   
  05/10-03/11/2013
Iseo
Palazzo dell'Arsenale
Riccardo Pezzoli Mostra Antologica 1965 - 2013
   
   
  Critica e rassegna stampa  
     
  Elda Fezzi
Partendo dalla “rielaborazione dei valori coloristici...del primo Vlaminck e di Derain”  la sua pittura si è lentamente “disfatta di orditi topografici e di intrecci architettonici” giungendo “a ripulire la superficie ed il campo dalla visione del superfluo: ha ottenuto così una limpidezza, una trasparenza insolita della figura pittorica.
 
     

Pezzoli Riccardo
via degli stampatori n.9 - Brescia
328.0440237  -  030.311389 
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